A dieci mesi dalla fine del mio mandato, l’opposizione ha depositato una MOZIONE di SFIDUCIA nei miei confronti che sarà discussa mercoledì 30 luglio, alle 20:30.
Un atto che considero ingiusto e profondamente ignobile.
Nella storia di Termini Imerese, nessun Sindaco, nemmeno chi, travolto da inchieste giudiziarie, ha lasciato macerie dietro di sé, ha subito un attacco simile.
Di cosa mi si accusa?!
Ufficialmente, di non avere una maggioranza.
Un’accusa infondata: già nel 2020 sono stata eletta con appena 5 consiglieri su 16!
Eppure, abbiamo governato in tutti questi anni.
Non con la forza dei numeri, ma con serietà, presenza quotidiana e senso del dovere.
Mai un’ombra, mai un’indagine.
Quando abbiamo iniziato, Termini era in ginocchio: debiti pesantissimi, servizi azzerati, famiglie lasciate sole.
Oggi, dopo quattro anni di lavoro costante, siamo usciti dal deficit senza aumentare di un solo euro le tasse locali.
Abbiamo progettato il rilancio, trovato risorse, avviato lavori pubblici per oltre 75 milioni di euro.
Abbiamo ricostruito da zero le politiche sociali attivando servizi rimasti fermi per oltre dieci anni.
Abbiamo investito sull’infanzia e sostenuto le famiglie con interventi per oltre 800 mila euro.
Abbiamo combattuto l’abbandono rifiuti e superato il 65% di raccolta differenziata.
Investito in sicurezza, potenziato la Municipale e installato il più moderno sistema di videosorveglianza in circolazione.
Ho preteso il rispetto delle regole, liberato spazi pubblici da occupazioni abusive, sgomberato alloggi popolari occupati illegalmente, ristabilendo ordine, senza lasciare indietro nessuno.
Abbiamo indetto concorsi pubblici: niente nomine, niente scorciatoie.
Solo trasparenza.
E soprattutto, abbiamo fatto ciò che nessuno aveva mai fatto: abbiamo liberato il Grand Hotel delle Terme, saldato i debiti riconosciuti e avviato un bando per la nuova gestione.
Tanto è stato fatto. E tanto resta da fare.
Chi ha bloccato Termini Imerese non siamo certo noi.
E oggi, non saranno i giochi di palazzo a decidere il nostro destino.
Saranno i Termitani, con il loro voto, alla fine del mandato.
Ed è a Voi che mi rivolgo.
Solo insieme possiamo cambiare il finale di questa storia.
Impediamo ai "Patanè" di turno di fermare il cambiamento.
Continuate a restare al mio fianco e a credere in questa Città.
Un atto che considero ingiusto e profondamente ignobile.
Nella storia di Termini Imerese, nessun Sindaco, nemmeno chi, travolto da inchieste giudiziarie, ha lasciato macerie dietro di sé, ha subito un attacco simile.
Di cosa mi si accusa?!
Ufficialmente, di non avere una maggioranza.
Un’accusa infondata: già nel 2020 sono stata eletta con appena 5 consiglieri su 16!
Eppure, abbiamo governato in tutti questi anni.
Non con la forza dei numeri, ma con serietà, presenza quotidiana e senso del dovere.
Mai un’ombra, mai un’indagine.
Quando abbiamo iniziato, Termini era in ginocchio: debiti pesantissimi, servizi azzerati, famiglie lasciate sole.
Oggi, dopo quattro anni di lavoro costante, siamo usciti dal deficit senza aumentare di un solo euro le tasse locali.
Abbiamo progettato il rilancio, trovato risorse, avviato lavori pubblici per oltre 75 milioni di euro.
Abbiamo ricostruito da zero le politiche sociali attivando servizi rimasti fermi per oltre dieci anni.
Abbiamo investito sull’infanzia e sostenuto le famiglie con interventi per oltre 800 mila euro.
Abbiamo combattuto l’abbandono rifiuti e superato il 65% di raccolta differenziata.
Investito in sicurezza, potenziato la Municipale e installato il più moderno sistema di videosorveglianza in circolazione.
Ho preteso il rispetto delle regole, liberato spazi pubblici da occupazioni abusive, sgomberato alloggi popolari occupati illegalmente, ristabilendo ordine, senza lasciare indietro nessuno.
Abbiamo indetto concorsi pubblici: niente nomine, niente scorciatoie.
Solo trasparenza.
E soprattutto, abbiamo fatto ciò che nessuno aveva mai fatto: abbiamo liberato il Grand Hotel delle Terme, saldato i debiti riconosciuti e avviato un bando per la nuova gestione.
Tanto è stato fatto. E tanto resta da fare.
Chi ha bloccato Termini Imerese non siamo certo noi.
E oggi, non saranno i giochi di palazzo a decidere il nostro destino.
Saranno i Termitani, con il loro voto, alla fine del mandato.
Ed è a Voi che mi rivolgo.
Solo insieme possiamo cambiare il finale di questa storia.
Impediamo ai "Patanè" di turno di fermare il cambiamento.
Continuate a restare al mio fianco e a credere in questa Città.