Cinque anni di lavoro vero, quotidiano, fatto di impegno, serietà e dedizione.
Io e la mia squadra non ci siamo mai risparmiati, perché per noi la politica non è una stagione, non è un titolo da esibire.
Fare il sindaco non è un giro di giostra.
Non è una medaglietta da attaccare al petto.
È serietà. È responsabilità. È amore per la città.
Abbiamo passato cinque anni a ricostruire dalle fondamenta una città lasciata in macerie da anni di politica distruttiva.
A pagare i debiti lasciati da chi ci ha preceduto.
Cinque anni di scelte difficili, a volte impopolari, ma necessarie per restituire dignità e futuro a questa città.
Abbiamo rimesso in ordine i conti, ripristinato la legalità, avviato oltre 75 milioni di euro di opere pubbliche.
Abbiamo scelto di costruire, non di distruggere.
E oggi, all’improvviso, tutti sembrano avere la ricetta giusta per Termini.
Spuntano simboli, programmi, dichiarazioni d’intenti…
E persino comunicati stampa di deputati palermitani (mai visti in questi cinque anni), che improvvisamente si ricordano che Termini Imerese esiste!
Fa parte del momento, e va bene così.
Ogni volta che si avvicinano le elezioni, improvvisamente tutti riscoprono la passione per questa città.
Non si offenda nessuno se però, in questo exploit di simboli e comunicati da campagna elettorale, NOI, invece, restiamo al nostro posto: e cioè A LAVORARE, come abbiamo sempre fatto.
Con le maniche rimboccate, fino all’ultimo giorno del nostro mandato.❤️
Io e la mia squadra non ci siamo mai risparmiati, perché per noi la politica non è una stagione, non è un titolo da esibire.
Fare il sindaco non è un giro di giostra.
Non è una medaglietta da attaccare al petto.
È serietà. È responsabilità. È amore per la città.
Abbiamo passato cinque anni a ricostruire dalle fondamenta una città lasciata in macerie da anni di politica distruttiva.
A pagare i debiti lasciati da chi ci ha preceduto.
Cinque anni di scelte difficili, a volte impopolari, ma necessarie per restituire dignità e futuro a questa città.
Abbiamo rimesso in ordine i conti, ripristinato la legalità, avviato oltre 75 milioni di euro di opere pubbliche.
Abbiamo scelto di costruire, non di distruggere.
E oggi, all’improvviso, tutti sembrano avere la ricetta giusta per Termini.
Spuntano simboli, programmi, dichiarazioni d’intenti…
E persino comunicati stampa di deputati palermitani (mai visti in questi cinque anni), che improvvisamente si ricordano che Termini Imerese esiste!
Fa parte del momento, e va bene così.
Ogni volta che si avvicinano le elezioni, improvvisamente tutti riscoprono la passione per questa città.
Non si offenda nessuno se però, in questo exploit di simboli e comunicati da campagna elettorale, NOI, invece, restiamo al nostro posto: e cioè A LAVORARE, come abbiamo sempre fatto.
Con le maniche rimboccate, fino all’ultimo giorno del nostro mandato.❤️